Ore 16.00, parte il 23° Trofeo Lago di Caldonazzo. Circa 210 atleti di tutte le età si lanciano per affrontare i due giri del nuovo circuito del Trofeo, pari a 4 km. L’acqua appena increspata del lago è in ebollizione al passaggio di tutti quegli atleti vogliosi di dimostrare, prima di tutto a se stessi, il proprio talento e lo spirito di sacrificio che bisogna possedere per una gara così impegnativa e lunga.
L’acqua  scorre fresca e soave sulla pelle di ogni concorrente e spinge ognuno a velocizzare sempre di più la propria azione; ma, all’improvviso si alza un forte vento, le acque del lago cominciano ad agitarsi, si ci sente sbattuti da una parte all’altra; la nuotata prima morbida e fluida diventa forzata e perfino dolorosa.
Proprio in questa fase si sono potuti evidenziare le doti e le capacità dei ragazzi della Buonconsiglio nuoto, capitanati dal nostro affabile e competente coach Mirko, che sono riusciti con grinta e caparbietà a finire tutti la propria gara, conquistando con Letizia Leonardi una stupenda medaglia, nell’ambito della sua categoria, e sfiorandone altre con i “veterani” della squadra.
Una nota di merito va alla nostra Arianna Zini classe 1998 alla sua prima esperienza che, tra una bevuta e l’altra, è riuscita a concludere molto onorevolmente la sua sfida.
Vorrei ringraziare di cuore i miei amici e atleti Master che da più di due mesi si sono sottoposti ad allenamenti duri e spesso stressanti, per affrontare degnamente questa competizione nazionale e tenere alto il nome della squadra Master Buonconsiglio.

LAGO CALDONAZZO - La traversata estrema a nuoto dello specchio lacuale (di Roberto Franceschini)

Da tre anni, il gruppo nuotatori della categoria Master della Rari Nantes Trento, diretti dall'allenatrice Monica Venditti, promuovono l'ultimo sabato del mese di luglio, la traversata dello specchio lacuale valsuganotto. Partenza dal Lido di S.Cristorofo ed arrivo al Lido di Caldonazzo, per un totale di poco superiore ai 4000 metri. Quest'anno l'edizione natatoria si è arricchita di un nuovo percorso. Partenza dalla sponda di Caldonazzo, arrivo a quella di S.Cristoforo ed immediato ritorno al punto di partenza. Una nuotata di ben 8 km. A questa prova estrema si sono cimentati 7 atleti: Enrico Ciola (1°47'26”), Antonella Galloni (2°06'30”), Patrizia Casari e Monica Venditti (2°26'00”), Samuele Barbiero (2°27'15”), Roberto Nichelatti (2°29'01”), Marco Pasquale (2°47.04”). Nella prova dei 4 km, invece, hanno partecipato ulteriori 40 atleti. Molti della società Buonconsiglio Nuoto Trento e della Pergine Nuoto. Tutti assieme, amichevolmente, a questa manifestazione estiva, che ogni anno vede aumentare in maniera esponenziale il numero degli iscritti. Il miglior tempo è stato ottenuto da Stefano Barbiero (59'20”), il quale anche nelle due precedenti edizioni ha ottenuto il medimo tempo, al secondo, sulla distanza dei 4 km. Di seguito i risultati degli altri concorrenti: Mario Grasso (1°05”20”), Giovanni Cataldo (1°06'02), Michele Carlin (1°15'06”), Andrea Greggio e Marco Tovazzi (1°16'42”), Giorgio Roat e Giuseppe Ischia (1°17'30”), Mauro Zanol (1°18'15”), Pio Carlin e Renzo Ferretti (1°19'34”), Giovanni Chierego e Filippo Parolin (1°21'38”), Daniele Chini e Alessandro Bampi (1°22'06”), Elena Andreatta e Andrea Tomasi (1°23'12”), Daniele Dominici (1°24'00”), Davide Tosi (1°24'50”), Elena Tabarelli e Andrea Bisesti (1°25'00”), Manuela Bragagnolo (1°25'12”), Valentina Recati (1°25'15”), Francesca Antonioli, Manuela Perotti e Anna Trentini (1°25'30”), Pia Pintarelli (1°26'30”), Jefferson (1°27'18”), Michele Martinelli (1°28'18”), Davide Depedri (1°29'45”), Andrea Scardigli (1°30'39”), Stefano Tovazzi (1°31'00”), Damiano Ferrari (1°35'27”), Mario Curzel (1°35'27”), Mario Rizzi (1°38'16”), Desirèe Pedulla (1°44'17”), Maicol Stormer (1°44'50”), Elena Tomasi e Federico Agostini (1°46'00”) Angela Fogarolli (1°46'28”), Michele Roat (2°11'36”).

Fondamentale l'apporto degli amici canoisti, che hanno assistito i concorrenti lungo il percorso per eventuali problemi fisici. Curioso l'intervento di “soccorso” a Renzo Ferretti, rimasto impigliato ad alcune esche da pesca, incautamente lasciate libere da qualche pescatore, nel bel mezzo della sua traversata a nuoto.